Bpm parte col botto in Borsa

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Il nuovo Istituto bancario italiano, nato dalla fusione, anche un po’ sofferta, tra Banco Popolare e Banca popolare di Milano, la BPM, ha fatto il suo esordio in Borsa, essendo la fusione iniziata ufficialmente solo il primo di gennaio. L’apertura è stata già positiva da subito, è calata leggermente poco dopo ma da lì in poi è stata solo una salita del titolo che ha chiuso la seduta di borsa a Piazza Affari, la prima del nuovo gruppo, con un positivo di 6,9%.

In generale le Borse Europee sono risultate molto calme, Piazza Affari è stata una delle migliori, trainata dai Bancari in positivo mentre continua ad essere sospeso il titolo di Mps, sempre in attesa che sia chiarito l’ambito di intervento da parte dello Stato e sia rielaborato il piano di salvataggio.

Per questa banca il Tesoro si troverà nella strana situazione di un obiettivo di Governo di tutelare e aumentare l’occupazione ma, nel salvataggio della Banca senese, nella condizione di licenziare una parte dei lavoratori per ridare redditività all’azienda. Pare da indiscrezioni, intanto, che neanche il riposizionamento dell’asticella da parte della BCE a 8,8 miliardi di Euro di ricapitalizzazione possa essere sufficiente al salvataggio della Banca.