Com’è mutato il settore del compro oro nel tempo: il sensibile aumento delle tutele per i clienti

compro oro

Un settore che, negli ultimi anni, ha visto aumentare le proprie entrate considerevolmente, è, senza alcun dubbio, quello del compro oro. D’altro canto, essi rappresentano un’ottima fonte di guadagno alternativo per moltissime famiglie italiane, alla ricerca di quel “qualcosa in più” per garantire un adeguato tenore di vita per sé stessi e il proprio nucleo familiare. Entrate, talvolta anche di modesto importo, che in alcuni casi risultano preziose per far fronte a spese impreviste.

Non tutti sanno che la regolamentazione del settore è radicalmente mutata negli ultimi anni, tutelando gli utenti e consentendo agli esercenti più affidabili, come il compro oro di Roma, di assumere un ruolo giustamente di prim’ordine. A fare da spartiacque, in tal senso, è stato il Decreto Legge n.92 del 25 maggio 2017, che ha apportato significativi cambiamenti sia per il venditore che per il compratore.

Si abbassa la soglia del pagamento in contanti

Il primo cambiamento più significativo riguarda il pagamento in contanti: la soglia si è abbassata da €.2999,00 a €.499,00. D’altro canto, la tracciabilità dei pagamenti, considerata un punto cardine nella lotta all’evasione fiscale, è un tema prioritario nel nostro paese, che da ormai svariati decenni punta a rimpinguare le deficitarie casse dello stato con norme sempre più stringenti in materia.

Se la somma è di importo pari o superiore a €.500,00, di conseguenza, la transazione può essere regolata solo tramite assegno bancario o circolare non trasferibili, oppure con un bonifico bancario, metodologia di pagamento, quest’ultima, divenuta ormai di largo utilizzo grazie, in primis, alla larga diffusione dell’home banking presso la clientela degli istituti di credito. Il limite di pagamento, oltretutto, è collegato ad un preciso arco temporale.

Un cliente dei compro oro, infatti, può incassare in contanti sino alla soglia limite prevista dalla legge (€.499,00) solo ogni sette giorni: è ammessa la conclusione di un numero plurimo di contratti, purché la somma complessiva delle vendite non superi la soglia predetta. Qualora questa disposizione non venisse rispettata, sia il venditore, ossia il cliente, che il compratore, ovvero l’esercente, rischiano delle multe decisamente salate.

Onde evitare di incorrere in spiacevoli sanzioni economiche, è opportuno che l’utente sia al corrente di queste informazioni e si affidi ad un esercente che rispetti quanto disciplinato dalla normativa. D’altronde, nell’era del boom tecnologico e del mondo interconnesso, eseguire un bonifico è semplice e sicuro. Ed è, di fatto, la soluzione da privilegiare per un potenziale venditore.

Tracciabilità e inalterabilità: principi cardine del decreto relativo ai compro oro

Grazie a questo strumento di pagamento, infatti, il venditore, che potrebbe richiedere anche l’esecuzione da parte del compratore di un bonifico istantaneo e ricevere immediatamente la somma, si sente maggiormente tutelato e, grazie all’accredito sul conto corrente, può facilmente rintracciare l’operazione anche in un secondo momento.

Un’altra novità di rilevante importanza è stata l’obbligatorietà di stilare un atto di compravendita, al cui interno devono essere contenute alcune informazioni specifiche: data e ora; descrizione dettagliata degli oggetti venduti, dalla tipologia al peso, passando per le caratteristiche del metallo; presenza di due fotografie digitali nitide dell’oggetto venduto; annotazione sulla scheda d’acquisto della quotazione in borsa dell’oro; rilascio della ricevuta di pagamento, con importo e tipologia di pagamento; fotocopia documento d’identità del venditore

L’atto di compravendita, di fatto, è lo strumento indispensabile per attuare un principio cardine del decreto medesimo: l’inalterabilità. Tradotto in altre parole, il compro oro deve garantire che tutti i documenti richiesti, foto nitide incluse, non possano essere in alcun modo modificati una volta compilati e firmati delle due figure presenti nel contratto.

Il cliente, di conseguenza, può valutare la serietà di un compro oro anche da questi dettagli: qualora non fosse rilasciata la ricevuta come sopra descritto, è meglio non procedere ad alcun tipo di vendita.